
Babbo Natale è rock🤘🎅
“Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse! Sarebbe triste anche se non esistessero delle Virginie. Non ci sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere sopportabile la nostra esistenza. Non avremmo altra gioia se non quella dei sensi e dalla vista. La luce eterna con cui l’infanzia riempie il mondo si spegnerebbe.” (Dalla risposta alla lettera che Virginia O’Hanlon, 8 anni, scrisse nel 1897 al direttore del Sun di New York)
Che bello essere come Virginia, aver vissuto in quei tempi in cui c’era molto meno di oggi ma forse anche di più.
Anzi, sicuramente c’era di più. Il Natale aveva senso perché lo spirito era vivo, era vero.
Le persone si radunavano attorno alle tavole e consumavano pietanze che solitamente per molti erano inaccessibili.
I regali erano fonte di gioia, soprattutto per i bambini che vivevano quella magia dell’attesa e credevano che un tizio vestito di rosso con la folta barba bianca, arrivasse a bordo di una slitta trainata da renne ogni anno, per consegnare quello che era scritto nelle letterine.
Babbo Natale esisteva sì, perché lo facevamo esistere noi, perché eravamo tutti più semplici.
Bastavano un albero, qualche pallina colorata, luci e festoni che si tiravano fuori ogni inizio di dicembre, da polverosi scatoloni riposti in cantina.
A Milano tassativo prepararsi al Natale solo dopo Sant’Ambrogio, cioè il 7 dicembre.
La città iniziava a vestirsi solo in quel periodo di luci, di vetrine decorate, di bancarelle che vendevano dolciumi, di odore di frittelle e di pupazzi che raffiguravano Babbo Natale. Nei negozi, alla radio, in televisione la colonna sonora musicale per circa un mese era fatta dalle canzoni di Natale.
La star, la vera rock star era quell’uomo dal vestito rosso e dalla lunga barba bianca, a cui ogni bambino – dai 2 ai 100 anni – voleva bene e aspettava fiducioso il suo arrivo.
Oggi se credi a Babbo Natale sei considerato un pazzo, vecchio romantico démodè e ingenuo. Eppure, rileggendo la lettera che il direttore del Sun scrisse in risposta alla piccola Virginia, non viene anche a voi nostalgia di quella “luce eterna” di cui raccontano le sue parole?
A me sì. Anche se fatico a riaccenderla ultimamente, in realtà non l’ho mai spenta del tutto.
E siccome per me Babbo Natale è un tizio davvero Rock, al posto delle renne me lo vedo arrivare a bordo di questo favoloso pulmino
“Ho ho ho, rocking Christmas” 🤘🎅
E voi, cosa ne pensate? 👩🦰
«Who comes around on a special night?
Santa comes around on a special night»
Photocourtesy immagine di apertura/copertina
Se apprezzate contenuti come questo, vi consiglio la lettura della sezione DIARIO
Per rimanere sempre aggiornati ⇒ AGGIORNAMENTI (FREE) ARTICOLI VIA MAIL
Annalisa Belluco “Rosso Vintage”
Articolista | Raconteur| Contributor | Scrivere è come amare| Amo ascoltare e approfondire| Sono idealista e racconto un giorno migliore ☀
Amo scrivere di musica, cinema, teatro, arte, tematiche psico-sociologiche, enogastronomia e di tutto ciò da cui riesco a trarre Bellezza.
Sono nata in provincia di Pavia dove ho vissuto per qualche anno anche se sono cresciuta – e attualmente vivo – a Milano. Curiosa, ricercatrice, entusiasta, una buona ascoltatrice, cocciuta, determinata, ironica – con una forte tendenza alla mediazione e a risolvere i conflitti – e…”Rosso Vintage” autentica.
Dopo la maturità (1989) ho lavorato come Segretaria di Redazione e Web Editor Assistant fino al 2015 presso la rivista La Cucina Italiana.
Appassionata di musica e di scrittura ho conseguito anche un Diploma in Giornalismo e Critica Musicale nel 2009 dopo aver frequentato un Master presso il CPM Music Institute di Milano
Amo gli animali, in particolare i gatti
Dal 2012 al 2014 sono stata Volontaria di Strada e di Emergenza presso l’Associazione Onlus City Angels di Milano.

